martedì 4 settembre 2012

Brevi cose sugli autori

Anzi, su un autore.
Trondheim.

Un notizia piccola, ma che ha un senso rispetto a quello che si diceva bnel post precedente.
Lewis Trondheim è un autore che un bellisimo blog/sito, dove pubblica i suoi petit rien, ma le immagini si dissolvono dopo qualche giorno... L T non voleva che i suoi fumetti diventassero e-book... oggi invece è anche su tumblr
Significa che un autore, da sempre attento anche alla rete, ma decisamente attaccato alla carta, e che nel web vedva spazio promozionale  molto legato ai giochi e ai mezzi tipicamente virtuali, oggi approfondisce il suo rapporto con la visione e condivisione al computer.
Non è un grande passo, ma ci dice qualcosa.
E sono convinta che se molti stanno solo in rete e altri non ci sono per nulla, spesso non è per una diversa presa di coscienza, ma per questioni di tecnica e di tempo.

Quanti di voi autori sanno come arrivare su carta e possono farlo?

Quanti sanno smanettare in modo da creare in rete uno spazio articolato e complesso?

Mi piacerebbe saperlo.



5 commenti:

  1. sarà la pioggia battente, sarà il poco lavoro (dire nulla mi spaventa, ma...), sarà la febbre, ma fatico a comprendere il significato di "arrivare su carta" o "creare in rete uno spazio articolato e complesso"... Resta però che ogni post è sempre stimolante ed apre scenari insospettati.
    Riappare alla mente una vecchia interrogazione in letteratura greca su Omero (ho preso un voto molto basso quel giorno). e' rimasta impressa nella mente la teoria della palla di neve secondo cui piccoli episodi guerreschi e scaramucce tra bande male armate di pseudo militari, nei racconti si siano lentamente accresciuti fino a diventare il più grande poema epico mai scritto (L'Iliade per l'appunto), proprio come la palla di neve finisce per diventare valanga.
    questa idea mi ha sempre solleticato fino a diventare gioco davanti ai falò estivi sulla spiaggia. Qualcuno cominciava a raccontare ed all'improvviso passava la parola a qualcun altro costretto a continuare e ad improvvisare.
    Ne venivano fuori storie straordinarie, purtroppo perdute nelle lingue di fuoco dei falò.
    Mi sarebbe sempre piaciuto, ma non lo ho mai realizzato, ripetere l'esperimento o il gioco in rete allargando gli invitati a quel falò e godendo soltanto del piacere del risultato.
    Sarebbe altrettanto bello ricreare uno spazio analogo per i disegni. Mi figuro una striscia orizzontare che scorre in maniera continua sullo schermo su cui postare vignette di una storia senza sceneggiatura, ma che prenda l'abbrivio dalla prima scena e si sviluppi nella matita elettronica dei disegnatori.
    Non so se questo è uno spazio articolato e complesso, ma mi piacerebbe davvero vederlo.
    Luca

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    1. Caro Luca, la palla di neve e l'Iliade ... non sapevo questo confronto, ma è bellissimo. È quello che un autore (di fumeti o altro, ma narratore) dovrebbe fare sempre. Ti ruberò questo tema in un prossimo post.
      Non so se quello che proponi tu sia una palla di neve>valanga, certamente il rischio di quando si fanno queste storie a catena è più che diventino demenziali. Senza falò ne abbiamo fatti di fumetti così sulle benedette tovagliette di carta delle osterie... :) e di solito anche lì il vero autore si nota... la tua è una proposta di catena aperta che mi pare bella (non facilissima tecnicamente, temo... quanti rispondono e continuano la storia conteporaneamente?) ma una bella ide aper utilizzare al meglio la rete e come scambio, non solo come diffusione.
      La palla di neve sarebbe vedere come la stessa storia cambia, non prosegue, in diverse edizioni successive, letta olo l'ultima, magari... ma per quello ci vuole il Tempo.

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  2. mi associo, gran bella idea di Luca.
    è vero che c'è il rischio di cadere nella demenzialità , ma si potrebbe semplicemente creare un blog apposta e dare al moderatore il potere di scegliere cosa pubblicare.
    oppure semplicemente , come suggerito da Laura una sorta di sliding doors con le possibili varinati che proseguono creando storie parallele che proseguono comunque e alla fine non avranno niente in comune. vabbè avevo solo voglia di commentare questo bel post;) ciao.

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    1. credo che questa potrebbe essere la migliore soluzione... ma insomma la rete offre varie posibilità... sia ludiche che professionali. Pensiamoci.

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  3. l'idea è proprio quella del moderatore... nel gioco sulla spiaggia chi interrompeva il discorso era quello che dava la parola. qui occorrerebbe fare qualcosa del genere.
    Per quanto riguarda le sliding doors, beh, matematicamente immagina quante storie nascerebbero ad ogni bivio... sarebbero troppe e troppo difficilmente gestibile.
    Dell'idea mi interessava l'alternanza di stili e veder crescere una storia attraverso punti di vista grafici diversi...
    Chissà, magari si potrebbe scriverla una scenggiatura e lasciare di volta in volta che le tavole si arricchiscano di segni diversi anche se così abbandoneremmo la palla di neve...

    Sì occorre pensarci :-)))

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