giovedì 31 maggio 2012

COME FARE per aiutare

Mentre attendiamo molti nuovi autori che stanno per mandarci immagini, dattiloscritti autografati, tavole originali e altro, ecco un altro originale in vendita pro-terremoto.


FABRIZIO DE FABRITIIS
Omaggio a Ken il Guerriero 
 matita su cartoncino 220 gr. , cm 21X29,7, Euro 70,00


AUTORI
Vi ricordo di inviare il file con l'immagine (che donerete in originale) alla mail: redazione di scuoladifumetto, indicando tecnica, materiale, misure, titolo e prezzo proposto (cerchiamo di tenerlo di pochissimo sotto alla vostra stima di mercato).


COMPRATORI 
Scrivete sempre a quella mail indicando l'opera da voi scelta, vi risponderemo per conferma e allora farete il versamento alla Regione Emilia Romagna, pro terremotati. Mandandoci la ricevuta riceverete in breve tempo l'originale che vi verrà spedito dall'autore.


Grazie a tutti.
Riposto le due opere in vendita oltre a Ken.



Marcella Brancaforte
per sostenere i terremotati dell'Emilia metto in vendita questa mia tela titolo: "Lettera d'amore per l' Emilia".
Tecnica mista su tela,  cm. 24 per 30,  300


Fabio Barilari
opera originale, colori ad acqua su carta, cm. 21 x 28 (pubblicato in quarta di copertina di «ANIMAls»), € 200 euro

Se non siete disegnatori, autori e non avete nemmeno soldi... aiutateci diffondendo. Grazie

Si continua! Si vende!

Nell'attesa di nuovi disegni di autori (alcuni si stanno attivano, ma devono scegiere gli originali papabili), anche lo Zagor di Walter Venturi è stato aggiudicato.
500 euro, per ora, sono stati raccolti...
Grazie a Marco, che ha comprato l'originale versando al conto per la Reagione. Non solo, lui sta diffondendo la notizia tra autori e in rete. Grazie se lo fate!


mercoledì 30 maggio 2012

Zagor contro il terremoto

WALTER VENTURI
regala una sua bellissima tavola di Zagor, tratta dal romanzo di Moreno Burattini "Le mura di Jericho". Ne parla anche qui, nel suo blog.
China su cartoncino, cm. 29,5X42, solo € 100


Gli autori si stanno muovendo! Grazie Walter.

Fumetto>Terremoto

Qualcosa di può fare.
Ieri abbiamo aperto questa possibilità:
Autori, disegnatori, sceneggiatori, editori, possono donare opere per aiutare i terremotati.
Le opere (originali, stampe autografate, volumi) saranno messe in vendita su questo blog (o ritenete debba esserne aperto uno appositamente?).
Ogni opera avrà un prezzo (di mercato, leggermente più basso).
• Scegliete l'opera a cui siete interessati e scriveteci segnando che vi prenotate (e aggiungendo vostri recapiti) a questa mail: redazione(at)scuoladifumetto.com .
• Attendete conferma.
• Pagate la cifra stabilita andando su questo sito, dove c'è un conto della Regione Emilia Romagna, per la raccolta aiuti. http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/primo-piano/Terremoto-nuove-scosse-in-emilia-romagna
• Inviateci la mail con la ricevuta del pagamento
• L'autore o possessore dell'opera ve la spedirà nel giro di pochi giorni.

Grazie ad autori e compratori.
Per ora ieri è stata venduta una Moleskine di laura Scarpa a 400 euro, l'ha acquistata Maurizio.

Oggi (nell'attesa della sceneggiatura di tito Faraci, vi segnaliamo due bellisisme opere. 
Due acquerelli 

Marcella Brancaforte
per sostenere i terremotati dell'Emilia metto in vendita questa mia tela titolo: "Lettera d'amore per l' Emilia".
Tecnica mista su tela,  cm. 24 per 30, 300


Fabio Barilari
opera originale, colori ad acqua su carta, cm. 21 x 28 (pubblicato in quarta di copertina di «ANIMAls»), 200 euro



Per gli autori che vogliono donare e mettere in vendita le loro opere, scriveteci qui, o su Face Book, oppure per mail all'indirizzo lì sopra (redazioneATscuoladifumetto.com)


In ogni caso farete cosa buona se diffonderete la notizia.
Grazie

martedì 29 maggio 2012

Per il terremoto

Belle notizie (e nessuna grossa scossa nuova):
come scritto nel commento all'altro post la moleskine da me messa in vendita per i terremotati è già "andata". I 400 euro sono stati versati alla Regione per i fondi terremotati.

Inoltre Riceveremo presto anche una sceneggiatura originale di Tito Fraraci, autografata, e un'illustrazione di Marcella Brancaforte.

Intanto un architetto-pittore ( e disegnatore di viaggi) Fabio Barilari, regala la sua opera originale (colori ad acqua su carta, misure 21 x 28) che aveva dipinto per il blog di solidarietà per il Giappone e pubblicato in quarta di copertina di «ANIMAls».
I terremoti ci rendono solidali. Dovremmo esserlo anche nei momenti di "pace".
L'acquerello è in vendita a 200 euro (chiaramente l'originale è libero da scritta)

vi ricordo che il sito per i versamenti è questo: http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/primo-piano/Terremoto-nuove-scosse-in-emilia-romagna

Terremoto - i fumetti possono servire

Cerchiamo, prima di tutto, di rendere utile la rete, nei momenti gravi e in cui le catene umane sono importanti.
Non dimentichiamoci de L'Aquila, né di terrori vicini e lontanti, sia nel tempo che nello spazio.
Ma oggi è una larga fetta del Paese che ha bisogno.
Persone.
L'altro ieri tornando da Napoli, dall'incontro di disegnatori, nel treno c'erano genitori del Sud, abitanti nel modenese, che avevano portato ai nonni i due figli (sui 4 anni), ma la bimba di 8 mesi dovevano tenerla con loro.
La vita è questa. Separazioni, paure, case lesionate e inabitabili, feriti e anche qualche morto.
Per questo oggi parlare di fumetti sembra sciocco.
Parliamone, invece.
È un appello che facciamo a tutti gli editori e autori. Regalare dei libri, degli originali o delle stampe. Metterle in vendita per raccogliere fondi.
Chiaramente i pagamenti devono essere subito diretti a un solo conto sicuro, già in attività per il terremoto.
Chi mi aiuta per questo aspetto tecnico?
Chi ci sta a collaborare?

Siamo in tanti piuttosto poveri. Ma si può rinunciare a qualcosa.

Grazie.

Per cominciare metto questa Moleskine.
Due anni fa ne sono state vendute in una galleria a 500 euro. Questa è a 400, perché chi dona non sia derubato (contiene anche varie Alici), le immagini sono una ricca antologia di quelle che vi sono al suo interno.















Per ora se qualcuno vuole si può prenotare qui.
In ogni caso potete offrire i vostri lavori o libri, e soprattutto trovare il conto a cui far versare...
grazie a tutti.


Allora:

• si segnalato che cosa si compra alla mail redazione(at)scuoladifumetto.com 
• si fa il versamentocome indicato QUI
• si invia alla mail redazione (come sopra) copia del versamento eseguito, fornendo indirizzo e recapiti.
• si riceverà in breve l'oggetto acquistato.


Invito a partecipare anche altri editori e autori.

giovedì 24 maggio 2012

NAPOLI, ROMA, il mondo...

Solo qualche link...
e ci vediamo presto:
Domenica a Roma David Lloyd insegna e disegna
http://scuoladifumetto.blogspot.it/2012/05/lezione-da-david-lloyd.html

A nNapoli da oggi a domenica si disegna dal vero, si guarda la realtà...
http://inviaggiocoltaccuino.blogspot.it/2012/05/disegnatori-urbani-napoli.html

di cui parla qua Laura Scarpa

Il sito dalla prossima settimana sarà ativo anche per gli acquisti online

e presto vi pareremo del prossimo anno scolastico per fumetto, sceneggiatura e illustrazione!
Intanto votate il numero di Comicweb! e leggetelo gratis!

martedì 22 maggio 2012

AVVISI e segnalazioni

TERREMOTO E FUMETTI
È urgente segnalare che (come ci arriva adesso notizia e conferma):
«nonostante la grave situazione verificatasi in Emilia-Romagna all'indomani del terremoto che ha colpito la Bassa Modenese e Ferrarese la 48a Mostra mercato del Fumetto di Reggio Emilia si svolgerà regolarmente il prossimo sabato 26 maggio, dalle ore 9,30 alle ore 18, secondo il programma già annunciato.
La nostra Associazione intende esprimere la propria solidarietà ai cittadini e ai territori così crudelmente colpiti, nei propri affetti e nel proprio patrimonio, sia personale che collettivo; siamo certi che, passata l'emergenza, quelle frazioni e quei Comuni, con i loro abitanti, sapranno ricostruire nuovamente le condizioni di vita, di civiltà e di cultura che loro appartengono da secoli, anche grazie al sostegno che non verrà certo meno da parte del popolo italiano, che nelle sofferenze provocate dalle calamità ha sempre saputo dare il meglio di sé.
La zona di Reggio Emilia e i Comuni limitrofi - dove pure le scosse più forti si sono sentite, eccome! - non hanno fortunatamente subito danni, e non ci sono quindi problemi di nessun tipo relativi all'organizzazione della nostra Mostra».
Ce lo comunica Paolo Gallinari Presidente Anafi

A proposito del terremoto, ComicOut vorrebbe riunire i fumettisti per creare una raccolta fondi o qualche forma di aiuto agli sfollati. Che cosa si può fare?
Proviamo una vendita di originali? O non possiamo trovare un modo più immediato? Stampe firmate a pochissimi euro, ma da versare direttamente su un conto aiuti.
Attendiamo pareri... e collaborazione con autori, siti e case editrici.


TACCUINI e SGUARDI

Altra informazione, ben più lieve: ricordiamo che da giovedì sera (dopodomani) inizia lo stage di sketchbook a Napoli, voluto e ideato da Simonetta Capecchi, assieme a Cristine Peyron e Laura Scarpa. Disegnare la relatà, capire gli spazi, i frammenti e creare storie. (qui le info).


LETTORI & C.

Inoltre un link a un articolo/segnalazione di Giorgio Pezzin, sceneggiatore storico di Topolino e sdi avventure create assieme all'amico Giorgio Cavazzano, Pezzin è sempre più interessato ai nuovi mezzi di diffusione e di lettura del fumetto. Questo articolo ben si lega con i nostri precedenti, e segnaliamo anche questo del Corriere, sui lettori italiani. Sarà vero, meno di un libro pro capite? Che la lettura dei fumetti adulti sia in crescita lo è senz'altro, anche se le cifre restano basse, da zero,oooo1 si cresce facile ;) ma siamo contenti lo stesso! Articolo che fa il paio con questo, di Repubblica, sulle librerie, e che continua il discorso aperto e che riprenderemo.... ma librai e edicolanti, perché non ci scrivete qui? Parliamone assieme!

venerdì 18 maggio 2012

Lettere aperte e pasquinate - appendice con altro

Mi pare che poi alla fine, si discuta poco questo argomento. Come riguardasse librai ed edicolanti, come riguardasse distributori, ma non autori, editori, stampatori, lettori... cose tecniche? Di settore?
La vendita è di settore?
Certo. Anche scrivere lo è, o disegnare.
Di questi argomenti (la chiusura delle edicole, 10.000 negli ultimi anni) ha parlato Il Corriere qui.   Le notizie sono date in modo abastanza deforme per quanto apparentemente chiaro. La situazione è grave perché chiudono anche i distributori.  E stiamo ancora zitti? Non vogliamo vedere che cosa succede, e che cosa si può fare, non per salvare qualcosa di vecchio, ma per trasformare l'economia e la produzione di cultura.
Leggete e piangete e pensate.
E Pezzin, sceneggiatore storico di Topolino, tra le varie cose, scrive così nel suo blog qui.
Non c'è solo da piangere, evidente. Occorre fare e cambiare.
E intano andiamo avanti con cose da fare.

Domani e dopodomani (sabato e domenica),  a Genova c'è Smack! la mostra di fumetti al Porto Vecchio.
Sabato pomeriggio Laura Scarpa incontra lettori, dedica e parla con loro. Segue la premiazione del concorso EuHope.

Da venerdì a domenica prossima invece a Napoli, ci siamo a disegnar dal vero! Lo ripeto, trovate tutto qua se volete ancora iscrivervi, ultimi posti credo ci siano... 

La domenica 27 poi a Roma all'Auditorium, nientemeno che David Lloyd disegna e racconta che cosa sia fare fumetti.

Insomma 8 giorni di fumetto disegno cultura parole e immagini.
Per combattere la crisi? Per trovarsi e farci venire qualche idea?
Vi aggiorneremo, con Lloyd qualche idea c'è... chissà... :)

giovedì 10 maggio 2012

Lettere aperte e pasquinate (2)

Questo è il link, ma la lettera la copio tutta.

Gentilissimi editori, agenti e scrittori,
lo so, è venerdì, ormai la settimana è finita e tutti pensiamo al week end che arriva, al ponte del Primo Maggio, a tutto il resto. Però volevo dirvi una cosa.
Innanzitutto, per chi non mi conoscesse, sono Ciccio Rigoli, il libraio di Ultima Books. Vendo ebook, sapete, quella cosa che avete scoperto da qualche tempo e che adesso fate a gara a chi la conosce meglio, a chi la vende a meno, a chi è il più bravo. È giusto, sono d’accordo con voi, fate bene. È il mercato, ci siamo dentro tutti.
Volevo però dirvi una cosa, soprattutto a quelli più grandi che dovrebbero dare il buon esempio ai piccoli: la dovete finire con questi DRM.
Si, lo so, è una questione antica come il digitale, già le case discografiche ci hanno provato e come è andata a finire lo sappiamo tutti. Però la questione stavolta non è romantica, non riguarda la cultura come bene condiviso di tutti o altro. Si tratta proprio di una questione di soldi.
Gentili editori, agenti e scrittori, io per colpa dei DRM sto perdendo dei soldi, lo sapevate? Bene, ora lo sapete.
Come faccio a perderli? Beh, semplicissimo. Cerco di spiegarvelo in poche righe.
Li perdo ogni volta che devo stare al telefono per delle mezz’ore con la gentilissima signora di 50/60/70 anni che non riesce ad autorizzare il suo ereader. Oppure con lo stimato professionista che non capisce (giustamente) perché deve scaricare un altro programma e dare tutti i suoi dati ad Adobe per poter autorizzare il computer e quindi acquisire la licenza per scaricare il libro che ha regolarmente pagato. Non avete capito cosa ho detto? Bene, vuol dire che non avete mai acquistato un libro con DRM.
Li perdo quando devo riaccreditare, perché il cliente ha sempre ragione, dei soldi al gentilissimo lettore che, per qualsiasi motivo, ha sbagliato a scaricare il libro e quindi non riesce a leggerlo, oppure l’ha scaricato per più di 5 volte e quindi non lo può più scaricare (che poi anche questa procedura dovreste spiegarmela). Oppure perdo soldi quando un possessore di tablet Android decide di non comprare mai più un ebook perché ha perso un sacco di tempo a scaricare un libro con Aldiko Reader, utilizzando una procedura assurda che, se non la conoscete, vuol dire che non avete mai provato a scaricare un libro con un tablet Android.
Perdo soldi quando un cliente dice: “Ma posso leggere questo libro sul mio Kindle?” e io devo rispondere: “Purtroppo no, i libri in ePub oppure PDF con DRM non possono essere convertiti e quindi letti su Kindle” e da allora in poi quella stessa persona comprerà per comodità soltanto su Amazon, anche se magari vorrebbe venire dal suo libraio di fiducia, che poi sarei io.
Perdo soldi quando il cliente, dopo aver provato a scaricare e non esserci riuscito, cerca il libro gratuitamente su qualche sito pirata, come lo chiamate voi, e scopre che magari gli conviene non dover spendere soldi per qualcosa che potrebbe avere gratuitamente e in maniera più semplice.
Non so se avete notato, cari editori, agenti e scrittori, ma qua tra l’altro non sono solo io a perderci soldi. Se non sbaglio, anche voi ne state perdendo una palata.
Eh, ma come facciamo a proteggere il nostro prodotto?”, potreste chiedermi voi. Vi ricordate la pubblicità dei cancelli elettrici, quella che girava fino a qualche anno fa? Quella con il leone? Quella del cancello in mezzo al deserto? Bene, il vostro DRM è come quel cancello in mezzo al deserto: se uno ha la chiave, passa dal cancello, ma tutti gli altri possono passare tranquillamente dai lati. Spero che abbiate apprezzato la sottile metafora.
Lo sapete meglio di me che a spaccare un DRM ci vogliono circa 25 secondi, o anche meno
Quindi, o vi fate un ragionamento oppure da ora in poi, ogni volta che ci perderò dei soldi nel non vendere un libro, nel vedere il mio cliente che se ne va su Amazon oppure su un sito pirata, ogni volta che dovrò stare al telefono oltre 2 ore al giorno a spiegare come si fa, oppure dovrò rispondere a 50 mail al giorno che chiedono aiuto sui DRM, sappiate che vi manderò una bella mail dicendovi: “Egregio editore, agente o scrittore, sappiate che mi dovete TOT soldi”. Ovviamente continuerò a vendere gli ebook con DRM, continuerò a spiegare con pazienza come si utilizzano e perché vengono messi sui libri, però non mi pare giusto che in tutta questa storia sia solo io a rimetterci. Se non volete sentire le ragioni del cuore, sentite almeno quelle del portafoglio.
C’è un editore in Italia, non vi dico chi è ma dovreste arrivarci da soli, che vende libri a un prezzo equo e senza DRM, ed è praticamente sempre in cima alle classifiche di vendite. E probabilmente vende più di voi. Vi dice qualcosa tutto questo?
Ovviamente sono pronto a rimangiarmi tutto quello che ho detto se riuscite a dimostrarmi, con cognizione di causa, che i DRM hanno un’utilità che io non riesco a trovare.
Vi ringrazio per l’attenzione,
Cordiali saluti
Ciccio Rigoli, il libraio di Ultima Books
PS: se qualcuno volesse firmare questo appello, basta che lo dica nei commenti.

Questa lettera forse è un poco tecnica, ma penso che la maggior parte di voi la capirà. 
Il DRM è Digital Rights Management, il cui significato letterale è "gestione dei diritti digitali", cioè i sistemi tecnologici mediante i quali i titolari dei diritti connessi all'opera possono esercitare ed amministrare tali diritti nell'ambiente digitale e rendere protette e tracciabili le opere di cui detengono i diritti.

La protezione serve? Molto poco. Sul dritto d'autore e anche sulla previsione che sparirà del tutto, si sono scatenati in molti. Vedremo che cosa succederà. Teorizzare va bene, ma conviene anche procedere col presente che cambia. D'altra parte c'è chi scansione e mette in rete il cartaceo.
Dunque sono altri i modi con cui affrontare le nuove leggi che detta il digitale e l'editoria digitale. Un'editoria più anarchica e libertaria, ma non un casino in rete.
Come ci si passava i giornaletti da ragazzini, molti libri saranno più volatili. Ma anche più economici.  Potremmo forse tornare  aleggere di più?

Il punto per cui ho copiato questa mail (e sul blog potete essere solidali e "firmare") è che pur così diversa da quella postata l'altro giorno, è la dimostrazione che sia nel digitale che nel cartaceo, non stiamo riuscendo ad affrontare cambiamenti e novità, ma anche crisi.
Ci difendiamo con unghie e denti, senza accorgerci che facilmente si spezzano su sbarre di ferro.Che serve altro che unghie...
L'edicola è in crisi? Si difende l'ultimo passaggio, immaginando di salvarla, e si creano invece dolori per tutti, ovviamente (cfr il post precedente).
L'editoria cartacea sta trovandosi davanti un grande ostacolo, così diverso, un nuovo continente con nuove leggi, un'invasione di marziani sulla terra? Usa per lo spazio le stesse armi che usa per guerre di terra: usa trincee, contro la bomba atomica. 

Oggi che va tanto di moda la cultura orientale non abbiamo ancora capito che per sconfiggere il nemico, la difficoltà, occorre accompagnare il suo movimento e usare la sua forza per vincerla. 



Le difficoltà si superano se collaboriamo, e se usiamo le loro energie e prospettive pervolgerle a nostro (di tutti, non dell'editore contro il lettore, dell'autore contro il distributoere ecce ecc) favore.
I cambiamenti fanno anche bene. Se asappiamo allearci con i marziani, per non essere schiacciati da qualcosa che ci è alineo.


martedì 8 maggio 2012

LETTERE aperte e pasquinate (1)

Ieri ho ricevuto una lettera. L'ho ricevuta in quanto editore (con Scuola di Fumetto) distribuito in edicola. 
È una lettera un poco tecnica e così sottolineerò in grassetto le parti fondamentali, che servono a capire il succo. E la lettera era inviata a noi editori di prodotti da edicola, per conoscenza, (non si rivolge agli editori ma a sindacati e aziende e distributori
FENAGI-CONFESERCENTI SINAGI CGIL   SNAG NAZIONALE UILTUCS   USIAGI-UGL   A.D.N.      ANADIS      NDM      ANES     FIEG    USPI AZIENDA EDICOLA    NUOVE DALL’EDICOLA   PRIMA COMUNICAZIONE CIDIF    M-DIS     ME.PE    PARRINI   PIERONI   PRESS-DI)
Perciò ho chiesto a chi l'ha scritta e firmata se potevo diffonderla. Intendevo parlarne qui, e mandarla anche ad altri siti e blog, per parlarne assieme. 
questa edicola ha bene in vista la parola: progresso!
Ma ho sempre molte cose da fare e dunque la giornata di oggi mi è scivolata sulla tastiera. 
Poiché Bottero è un giornalista informato e ha buoni informatori, questa lettera l'ha già pubblicata lui sul suo sito e con un commento che mette bene in luce le difficoltà editoriali attuali. Al che mi sento un poco fessa a parlarne ancora. Che dire di più, evitando ripetizioni ma essendo però chiara?
Vabbene, pubblico la lettera e poi vi dico le cose a modo mio.
Perché la lettera va diffusa, e bisogna parlare di questi problemi.


Roma, 7 Maggio 2012

Gentili Signori,

rappresento un piccolo distributore nazionale di stampa periodica specializzata e traggo spunto dalla comunicazione dello Snag Nazionale del 24 Aprile u.s., che smentisce gli accordi locali del 19 Aprile u.s. con il DL New Eagle Press di Roma, per manifestare tutto il mio scoramento per una situazione nazionale non più sostenibile.

Sono scoraggiato perché l’accordo del 19 Aprile u.s. con il dl non mirava certo a modificare una legge, ma l’ho interpretato come un lodevole tentativo, di tutte le parti interessate, a governare una problematica gigantesca qual è, appunto, la resa anticipata.

Sono scoraggiato perché a tantissimi clienti editori, ai quali cerco di trasmettere giornalmente fiducia ed ottimismo, non riesco ad offrire più certezze sulle modalità operative della distribuzione sia delle edicole che dei distributori locali, ma soprattutto non riesco ad offrire soluzioni.

Sono scoraggiato perché tantissimi lettori di riviste specializzate, nonché clienti dell’intera filiera, telefonano lamentando di non trovare più la propria rivista anche presso l’abituale rivendita.

Sono scoraggiato perché molti piccoli e medi editori hanno chiuso molte testate periodiche e si accingono a chiuderne altre a breve.

Sono scoraggiato perché non capisco il motivo per cui questa editoria specializzata distribuita da tutte le aziende di distribuzione nazionale, pur rappresentando nel 2011 nel canale edicola un volume di affari (venduto a prezzo di copertina) di circa ottocento milioni di euro (su un valore complessivo della stampa di circa tre miliardi di euro), sia percepita talvolta  “minore“ e  “fastidiosa“.

Scusate lo sfogo, ma non sono più disposto a tacere, ad osservare quanto poco o nulla si faccia nelle sedi competenti per risolvere i problemi evidenti che tutti lamentano: edicole, dl, dn ed editori.
Ho l’obbligo di rappresentare il sentir comune di moltissimi clienti editori, tutti preoccupati che il tempo delle chiacchiere, del dire e non dire è scaduto: chiedono velocemente poche regole chiare e realizzabili con l’accordo dei rivenditori e dei distributori locali e nazionali.

Sono qui per offrire il mio piccolo contributo con due concrete proposte:
·      disponibilità ad un maggior aggio verso i rivenditori che investono sull’attività riqualificando il punto vendita in strutture, tecnologia e servizi;
·      fornitura in conto deposito, anche per i mensili, con l’impegno dei rivenditori a non restituire anticipatamente il prodotto ricevuto.

Grazie per l’attenzione.
 Cordiali saluti.
Guglielmo Russo

Questa lettera evidenzia una scarsa e pessima regolamentazione a difesa in primis degli editori che vanno in edicola (ovviamente i più piccoli, quando mai i potenti soffrono di qualcosa?), non solo di fumetti, s'intende, ma anche dei distributori (quanti hanno chiuso in questi anni? Molti, non solo il colosso citato da Bottero, ma anche moltissimi distributori locali, che sono quelli che portano fisicamente agli edicolanti le riviste). È una difesa anche delle edicole, sebbene si ponga "contro" la pessima abitudine di molti edicolanti di fare la resa anticipata. In parole povere di restituire le riviste prima di aver provato a venderle, sapendo che non sono riviste di grande vendibilità. 
So che molti edicolanti sono persone ben informate e probabilmente ci leggono (come leggono il blog di Scuola di Fumetto) a loro il primo appello: raccontateci che cosa succede dalla vostra parte della barricata. La resa anticipata distrugge il piccolo editore che ci prova con un nuovo prodotto, migliaia di copie vengono stampate per nulla... 
D'altra parte anche l'edicolante avrà motivazioni, che vanno capite e risolte insieme.
QUI trovate un post sulla legge che renderà, in parole povere, legale l'uso della resa anticipata che prima era un sotterfugio fatto di nascosto.  

Volevo legare a questa lettera la lettera di un libraio.
Ma la rete ha le sue leggi non scritte, e il post diventerebbe lungo e illeggibile.
Perciò DOMANI posterò un nuovo articoletto, per dare la voce a un altro aspetto di polemiche, problematiche e crisi.
E quando ci si muove con lettere pubbliche significa che ci si mette in gioco e che la situazione scotta.
Internet è la nuova statua di Pasquino, dove appendiamo i nostri messaggi:
È importante però che questa lettera giri. 
Per questo, nonostante fosse già uscita oggi su un altro sito, mi sono sentita di ripubblicarla. 
Chi diffonde notizie importanti dovrebbe divulgarla, commentarla se crede, spiegarla se può farlo, ma comunque diffonderla.
È vero, il fumetto non è solo da edicola.
Se ci pensiamo anzi, molti più titoli oggi sono in libreria. E molte testate che uscivano in edicola sono scomparse. Ma in parte (in parte, perché il problema dell'edicola è vasto e complesso, risente del cambio dei tempi, di internet, della virtualizzazione dei mezzi di comunicazione, della crisi economica, dell'abbondanza di oggetti che la riempiono, extra giornali...) in parte le testate defunte sono defunte anche perché non si sta facendo una politica pro-edicola. Pro-editori, pro-distributori, pro-edicolanti.
E chi lavora bene spesso non è premiato.
Forse tra molti anni le edicole non ci saranno più, come i giornali di carta, ma se lavoriamo bene potranno trasformarsi, non in venditori di gondole e calendari (a Venezia), ma in fornitori di servizi di informazione e del cartaceo che rimarrà.
Ma oggi siamo oggi. È quello che si chiede non è la salvezza dei dinosauri... ma il divieto di caccia libera per specie che andrebbero protette... 
non siamo Bolotti Occidentali (per chi si ricorda la Brétécher)
siamo animali che lottano per vivere come potrebbe essere possibile. Anche cambiando, evolvendoci, senza azzannarci.

Questa è la mia statua di paquino, ma ce ne sono tante altre, più diffuse e autorevoli. Per favore Afnews, Spazio Bianco Cartoonist globale e tanti altri, duplicate e dite la vostra. Parliamone. Anche le statue parlano, e noi no?

domenica 6 maggio 2012

Appuntamenti e cose...

Prima di tutto è un piacere confermarvi la nascita del sito comicout.com È ancora parzialmente in costruzione, ma già potete visitarlo e vedere la novità in uscita a maggio... Ancora non sono attive le vendite online, sia cartacee che in formato digitale (per Scuola di Fumetto), ma è questioni di giorni e di burocrazie :)

Poi siamo contentissimi: proprio dal sito potete scaricare il pdf della quinta uscita di COMICSweb, il n.4, visto che eravamo partiti con un numero zero ;) Poi sul blog di comicsweb ecco che potrete votare i 3 fumetti che vi sono piaciuti di più.

Altra novità: ci trovate a cinguettare su twitter, ma non scordatevi che ci siamo anche su FaceBook, non ci si fa mancare nulla, insomma!

Per ora non ci sono invece nuovi corsi di fumetto ecc... i prossimi partiranno in autunno, ma occorre informarsi prima. E nuovi corsi sono in preparazione!

Inoltre un corso di disegno "da strada" cui partecipa anche Laura Scarpa, tra i 3 "maestri" a Napoli (info e curiosità qui).


E Potrete poi incontrarci a Genova, l'ultimo fine settimana di maggio. Laura dedicherà i suoi caffè a colazione, ma chiedete e sarete esauditi! Lo Smack ci accoglie a braccia aperte (e speriamo tanto sole e di certo tanti fumetti), premiando anche i concorrenti (tanti e bravi) del concorso di illustrazione Eurhope...

Maggio intenso e noi sempre sulle barricate! (infatti è uscita Valentina MelaVerde 4 e il nuovo Scuola di Fumetto).

 A presto e chiedete, siamo qui per qualsiasi dubbio...

giovedì 3 maggio 2012

NAPOLETANA di Comicon, di fiere e di cose varie

Finito anche il Comicon, che chiude la serie delle grandi e storiche mostre-mercato italiane di fumetti (e games). Restano ancora quelle più "locali" e quelle estive... insomma ne daremo un elenco con date, così che possiate approfittare, sia che stiate vicino a Genova, o a Milano o a Rimini...Ma torniamo sul Comicon.
Intanto qui trovate un po' di foto fatte dal Rrobe, e poi magari riuscite a capire dove leggervi i 5 blogger a Napoli.
Io vi dico la mia (altre info anche sul blog di Luca Boschi)

Teresa, standista di classe e come acquirente ... un vero Cestaro!
Così a caldo si dicono cose un po' incerte.
Come quando vedo un film, a caldo mi piace o non mi piace, qualche giorno dopo lo so se davvero mi è piaciuto o no, se è un film che mi resta o che scompare.
Poi le fiere e mostre-mercato hanno vari livelli di lettura.

A livello personale è stato bellissimo: ho incontrato con grande piacevolezza autori stranieri che conoscevo poco (di persona) o per niente. Ho parlato con autori e addetti ai lavori italiani in modo rilassato e inusuale. Ho coltivato rapporti, scambiato opinioni, aperto orizzonti.
Personalmente sono riuscita anche a vedermi bene le tavole di Dino Buzzati, che è sempre un palpito al cuore, e la mostra di Killofer, che esponeva cose a me ignote (le illustrazioni) oltre che le sue tavole a fumetti che amo da decenni... e ho visto che c'erano autori ed esperti a cui non era noto e che se ne estasiavano.
Recchioni che scopre Killofer e lo apprezza assai

Nell'ombra una vecchia volpe... chi sarà?
Ho mangiato bene.
Ho visitato (scappando dal gruppo e rapendo con me Melinda Gebbie e autori francesi, svizzeri, messicani ecc ecc) Pompei.

Ho faticato, certo, mi sono anche gonfiata l'occhio col cuscino dell'hotel cui sono risultata allergica... ma niente di grave e molto di più le belle cose.
I super-stronzi del bar si sono bevuti una bottiglia sulle 4 che avevo lasciato da tenere in frigo, mentre ad altri hanno chiesto l'euro di pedaggio. Da uccidere, da cancellare. Ma come vi permettete di bere la bottiglia che ho comprato e portato da offrire allo stand?
Ma questo, a livello personale, è stato l'unico tocco negativo.

Personalmente

Poi viene il discorso sulla fiera.
La fiera dopo il Castello.
Io avevo un bel ricordo della Fiera di Oltremare, rispetto ad altri capannoni fiericoli. E si è confermato (anche se maggior pulizia dalla polvere all'apertura mi avrebbe aiutato, in quanto standista).
Ma resta una fiera. Molto meno gelida e umida e buia del Castello, ma meno affascinante.
E questo ha influito? Ha influito.

In che modo la fiera d'Oltremare influisce sul Comicon rispetto al Castello?

• Positivamente sul quantitativo di pubblico.
 Moltissimi ragazzi che venivano per il piacere di girarci, comodi con metro e trenino, prati su cui sdraiarsi, spazi adatti per tutto... soprattutto per i games. Cibi piacevoli e a buon prezzo.
Molti ragazzini giovanissimi, nemmeno cosplay, curiosi. L'hanno notato tutti. Giravano bande di dodicenni! (disinteressati assolutamente al fumetto).

• Negativamente sulle mostre. Bei materiali che non si vedono, non si recepiscono come "mostra" nemmeno quando posizionati in bella vista all'ingresso. Le mostre di fumetto non sono appendere quadri ai muri, hanno bisogno (più qui che al Castello) di coreografia. Inoltre sono stati trattati in modo uguale riproduzioni e originali e questo confonde anche più.
Martin Mystère

Insomma, belle mostre semi-celate dai capannoni. Peccato.

Wazem

Fior

Peeters
 E poi nessuna indicazione per il murale restaurato di Andrea Pazienza, che però era visitabile e questo è stato MOLTO positivo!

• Positivamente o in modo neutro su incontri, in genere ben frequentati e visibili, ma rumorosi, e possibilità di incontri con gli autori... anche se si può migliorare il tutto.

• Negativamente sulle vendite? Forse. Forse chi veniva al Castello era più motivato. Sicuramente non trovava di più, ma lo trovava concentrato, diversamente visibile, sebbene la disposizione degli stand mi sia sembrata ottima. È l'aria, la luce che cambia e distrae.
In ogni caso tutti, tranne pochi casi, con begli autori a firmare  e grandi testate popolari, non hanno incassato i soldi per ripagarsi. Gli organizzatori sono stati attenti a questo. Ben due volte sono passati per informarsi se ci trovavamo bene, se si vendeva, e insomma a trarre conclusioni attente.

Ma davvero non si vendeva perché il Comicon era alla Fiera d'Oltremare?
Si vende meno ovunque. Perché c'è crisi economica, ma anche perché i lettori non si stanno rinnovando abbastanza. Da molti anni si vendono sempre più giochi e gadget e spaghetti giapponesi.
Mica solo alle fiere. Ma le fiere accentuano uno stato di fatto: leggere i fumetti non è popolare, non troppo. Leggere fumetti d'autore anche meno.
In fiera oggi, sempre di più, si va per giocare e divertirsi, più che per i fumetti.
Su questo punto concordo con Bottero, nel suo post. Ma le questioni di prezzo e altro non c'entrano, oltre a sembrarmi fuorvianti.
Piuttosto...
...È davvero la fine? Non del Comicon, ma di un certo tipo di fiere, per quello che riguarda il mondo editoriale del fumetto?
Speriamo di no. Ma crediamo che forse sì.

Se sta cambiando l'editoria, per stili, generi, metodi di vendita e supporti di pubblicazione, perché non le mostre-mercato?
Da una parte la scissione fra games e fumetti si fa sempre più forte, con l'esclusione di una limitata fascia maschio-giovanile.
Dall'altra la presenza di giovani leve pronte al gioco e all'avventura potrebbe favorire l'avvicinamento delle stesse al fumetto... certo non a tutto il fumetto (insomma a un guerriero combattivo non credo interessino Valentina Mela Verde o Persepolis o Il gatto del rabbino e nemmeno Io le pago...).

Occorre cambiare e trovare soluzioni.
Essere noi più divertenti?
Trovare degli spazi medio-adulti?
Condurre ancora di più per corridoi tematici?
Oppure accendere un cero al santo protettore dei fumetti?... ce ne sarà ben uno...