venerdì 21 febbraio 2014

NUDI ALLA META

Ci piace riprendere la questione lasciata sospesa... dopo le offerte a San Valentino e un po' di giornate dense attorno al #92 di Scuola di Fumetto, eccoci di ritorno sulla nudità, e soprattutto su atteggiamenti censori  gravi riguardo a letteratura per l'infanzia.
Giovannella Monaco ci ha inviato questo simpatico e allegro Stitch®, per cui non ce ne vorrà Disney... l'allegria e l'ironia sono la chiave che vogliamo dare, e se avete voglia di inviarci altri personaggi o disegni così, ben venga!

Nudo come simbolo di libertà e con molta ironia, è stato un "grido" in Francia (dove si dice à poil), ecco come autori e redazione della casa editrice incriminata per il libro A poil, hanno reagito. L'ironia ci salverà, ma anche il coraggio di lottare per le proprie idee.
http://www.actualitte.com/insolite/nord-pas-de-calais-l-edition-a-poil-pour-la-liberte-d-expression-48282.htm

In Italia rimandiamo a una simile questione, legata a scelte di libri per i bambini di età prescolare negli asili veneziani: accusati di essere libri per spingere i bambini a scelte gay e di famiglie gay! Quando i libri sono stati scelti tutti a portare a un concetto di larghezza di idee, e di comprensione per gli altri, di compresnione del diverso da sé, non siamo tutti uguali, essere tutti diversi è bello. 
Potete approfondire qua.
Noi continuiamo a pensare che TUTTI  A NUDO possa essere un bel motto... anche per i fumetti.

giovedì 13 febbraio 2014

Post-Annuncio x DOMANI

Per chi volesse fare il nostro regalo di San Valentino (domani eh), il pacco-Zerocalcare (libro+borsa+adesivi+SdF) e si rende conto di essere in spaventoso ritardo... ebbene ecco un modo di non fare brutta figura! VOI comprate NOI inviamo per mail un biglietto romantico zerocalcariano domani all'ora che preferite. e spediamo pure la ciccia-busta, ovvio!


Non si dica che non sosteniamo l'amore... qualunque amore!
(infatti il prossimo post parlerà non solo di gente nuda ma di amori di ogni colore e delle censure che continuano per ogni dove)

mercoledì 12 febbraio 2014

NUDI e VERI

Ieri poi (dopo aver scritto quel post) mi sono ricordata di Sophie.


Sapete chi sia Alack Sinner? Certo che sì. L'ex-poliziotto di Muñoz e Sampayo da qualche anno si è defilato, ma le sue storie e il segno che le ha raccontate non si scordano facilmente (ricordiamo che Muñoz è uno dei pochissimi Grand Prix stranieri del Festival di Angoulême).
Tra i tanti personaggi femminili belli e forti che Alack incontra, Sophie è quella più originale e forse più memorabile, e ha un libro tutto per sé.
Sophie entra nel fumetto presentandosi ad Alack, che vuole assumere per un'indagine, mettendolo prima alla prova... la "maledetta prova della nudità".
Entra nell'ufficetto del detective, si siede, si toglie il cappotto ed è nuda, completamente.
E gli racconta il caso per cui è venuta. Alack non batte ciglio e ascolta.
Ha superato la prova della nudità, e verrà assunto.


La nudità di Sophie non è sexy, non è provocatoria in quel senso, è la provocazione della verità. Il corpo nudo è la nudità che si espone, è la carne, per i due autori argentini.
Sophie se andrà in Messico abbandonando, prima di attraversare il fiume-confine, i suoi abiti neli Stati uniti. La sua nudità è il sua essenza e identità.

Per questo trovo adatto ricordarla in questa occasione, in cui rimandiamo alla questione francese di Tous à poil (tutti nudi), la prova della nudità il ministro non l'ha superata.




Poiché ci piace prenderla allegramente (castiga ridendo mores è sempre un valido consiglio), abbiamo lanciato anche noi una piccola provocazione: DISEGNATE UN PERSONAGGIO NUDO! Che appartenga alla storia del fumetto o altro è possibile e divertente, non obbligatorio. (e inviatelo alla mail: redazione@scuoladifumetto.com)

Un anonimo amico di Sparidinchiostro ci ha mandato attraverso il critico-blogger (che sulla nostra Scuola di Fumetto tiene da due mesi una rubrica) un topo denudantesi... giù le braghette! 
Lo pubblichiamo con piacere certi che farà sorridere e nella speranza sia il primo di una lunga serie.


Eroi senza braghe...
Così potremmo chiamare questa serie... e la dedichiamo al ministro Copé. 
Se gli amici francesi vorranno diffondere e partecipare sarà anche più divertente.

Héros sans pantalon, on pourraient appeler comme ça cette série ... et nous la consacrons à la ministre Copé, si nos amis français voudront participer et la diffuser,  çsera encore plus amusant.

martedì 11 febbraio 2014

TUTTI NUDI!

È scoppiata in Francia la questione NUDO... la pietra dello scandalo è un libro per bambini di Claire Franek facente parte della selezione Pour l'égalité entre filles et garçons, 100 albums jeunesse (diffusa da l'Atelier des merveilles, un'associazione e pubblicato nel 2011, sotto Sarkozy), allo scopo di educare i bambini al corpo, e all'uguaglianza tra sessi, età, razze e tipologie, e per portarli a non identificare il corpo umano nudo o seminudo con quelli di modelle e modelli, che magari appaiono in fotografie, ma sono più irreali di un disegno. 
Il libro è questo (cioè queste sono le poche pagine che abbiamo ottenuto in rete):








Come si evince non ci sono mai immagini maliziose ed eccitanti, nulla che possa essere attribuito a pedofili o altro, ma una nudità naturale  e un poco buffa.




La pagina più scandalosa è stata considerata questa: "Nuda la maestra"
Il ministro Peillon è stato accusato dal ministro Jean François Copé, presidente dell'UMP, e dalla destra, di aver dato spazio a immagini scandalose. 
Ha dichiarato: «Quando ho visto questo libro il sangue mi si è rivoltato dentro. Questo ci viene dato dal  Centre de documentation pédagogique, fa parte dei libri raccomandati agli insegnanti! Nuda la maestra, ecco l'autorità che possono averne i professori... Potremmo sorriderne, ma si tratta dei nostri figli, e non abbiamo certo voglia di sorriderne... Bisogna capire dove sta andando il nostro Paese!»

La Francia si è divisa, ma sembra ridere e anche incazzarsi con Copé.

In particolare i fumettisti si stanno scatenando:
Ecco riscoperto un Tintin "à poil" (nudo e crudo) nell'operazione di un artista provocatore (potete leggerne qua)




E gli autori si sono lanciati in vari ricordi di le Petit Spirou (bambino molto malizioso, per un pubblico giovanissimo) 





...e Titeuf, sempre per un pubblico di ragazzini smaliziati, certo molto meno ingenui del libro "Tous à  poil".




Da noi qualcosa del genere è successa con qualche volume dedicato a introdurre il concetto di coppia gay nelle scuole, ve ne ricordate?
Proposta.
Perché  noi disegnatori italiani non ci divertiamo a solidarizzare con gli amici francesi, disegnando e pubblicando in rete personaggi nudi (magari degli eroi di fumetti)? Nudi o semi-nudi, non porno, evidentemente: allegramente e ironicamente nudi!
Di esempi simpatici ce ne sono in questa pagina, e un po' di nudità non ha mai fatto male a nessuno.
Giù le mutande!
Il re è nudo... e anche l'eroe!



Inviate le immagini a redazione@scuoladifumetto.com
pubblicheremo tutte quelle che ovviamente non saranno ritenute offensive e volgari, ma nello spirito di questa "ribellione", con divertimento e ironia.

venerdì 7 febbraio 2014

C'è amore nell'aria!

Poteva Comicout lasciarvi soli a S. Valentino?

Anche a S. Valentino fate vincere il fumetto! Basta cioccolatini e fiori divelti!
Superpacco-dono con Zerocalcare intellettuale e fashion: la prima intervista su SdF #82, il libro (novembre 2013), gli adesivi, il bookshopper in cotone (gli ultimi 20) il tutto in una busta dedicata (0calcare).
Zero in Amore


Tutti i dettagli sul nostro shop!

domenica 2 febbraio 2014

Angoulême 2014 - 2

Angoulême, giornata finale... in attesa alle 16 dei premi e del Grand Prix, atteso nonostante le polemiche:
Lo si gioca tra 3 grandi nomi: Alan Moore (sceneggiatore e creatore di “Watchmen”, “V for  Vendetta”...), il padre di “Calvin et Hobbes”, Bill Watterson  e il grande mangaka Katsuhiro Otomo (“Akira” solo per dire un'opera).
Un inglese, un americano e un giapponese, cosa rara, visto che i nomi del Grand prix du Festival d’Angoulême (il vincitore ogni volta è presidente dell'edizione successiva) è stato raramente dato ad autori non  della scuola franco-belga, solo 5 volte, a 3 americani: Will Eisner (1975), Robert Crumb (1999) e Art Spiegelman (2011), un italiano: Hugo Pratt (1988) et l’argentino José Muñoz (2007).
Quale straniero vincerà?
Voi che dite?

Aggiornamento! Watterson!



Nell'attesa un'annotazione di ieri sera, sempre da Andrea Musso... per l'occasione inviato speciale :)



«L'interesse per il fumetto non è in dubbio quando si cammina per questa città.
Entrare nei padiglioni mostra subito allo spettatore una certezza, non potrai mai vedere tutto, non sfoglierai mai nemmeno lontanamente tutte queste pagine in quattro giorni, ma nemmeno vedrai tutte le copertine. Per questo, per la sopravvivenza dello spettatore, ci si affida all'istinto che segue una sensazione, un dettaglio minuscolo che può fermare un attimo questo movimento brulicante per trasportare il lettore in un altra dimensione. Un colpo di fulmine che si ha per il fumetto giusto, non una scelta ma proprio un flash.
Qui scatta il dramma, perché se fra gli stand del "nuovo mondo" con le produzioni più piccole avvicinare l'autore per un autografo con dedica è un'operazione fattibile e amichevole, farlo negli stand enormi dei grandi editori diventa una fatica immane. File di teste che i più alti vedono dall'alto, fortuna loro, e che metterebbero alla prova la passione di chiunque. L'amore per un autore e una storia deve superare una sorta di prova mitologica, la sconfitta del caldo e del male ai piedi dopo una giornata a camminare da una parte all'altra della città.
Per non parlare degli altri eventi, concerti, tavole rotonde, mostre e appuntamenti off che la voce in filodiffusione ci ricorda continuamente anche per le strade. La sensazione di perdersi tutto quello che succede e, contemporaneamente, di aver ampiamente superato il limite di quel che era possibile seguire per un maratoneta.

Quando fa buio la borsa pesa il doppio rispetto alla mattina, il prezioso bottino profuma di colla e inchiostro fresco e alla fine un artista ci ha fatto un regalo indimenticabile. Non tanto il capolavoro dipinto nella prima pagina di un libro ma il ricordo di quando l'ha realizzato li, sul momento per noi.
Non resta che ritrovarsi con gli amici per bere una birra e riposarsi un attimo prima di cena, i locali son pieni e l'atmosfera è quella di una gioia appagata. Sedersi fra un'amica che vive qui, un'altra che vuole entrare in questo mondo e realizza i primi disegni e un amico autore garantisce il giusto mix di entusiasmo, voglia di raccontare e mostrare le foto "trofeo". Capita poi che l'autore con cui si è posato sia li accanto, seduto a bere una birra in compagnia, riconosca un collega e si attacchino i tavoli, saltino fuori progetti, complimenti, conoscenze in comune e qualche piccolo regalo in originale. Questa volta senza fare nessuna coda, senza nulla a dividere appassionati e autori. Forse questo è il motivo che rende questo festival meraviglioso, questo alla fine il sapore più bello e profondo.
E il bello deve ancora cominciare, amici dell'undergroud fanno una festa e forse c'è un aperitivo alla casa dell'autore. Le gambe si sono riposate, andiamo».